Ferronati Lodovico

Sonate a violino solo per camera - Opera prima

(Musica strumentale)
Museo internazionale e Biblioteca della musica di Bologna
Trascrizione a cura di Antonio Frigé
Introduzione di Giorgio Fava

ISMN 979-0-705083-24-8

82 pagine

Lodovico Ferronati appartiene a quella nutrita schiera di musicisti “minori” della terra ferma veneziana che contribuì alla nascita e alla diffusione di quell’idioma strumentale che nel primo Settecento influenzerà l’Europa intera.
Di origine padovana e ben introdotto negli ambienti della nobiltà, come si deduce dalla dedica stampata nella sua Opera I al Conte Duse Buzzacarini (storica famiglia patrizia patavina) “ per l’havermi ella permesso l’accesso a somiglianti suoi studi fin da i primi anni del mio esercizio..”, dopo la formazione si sposta a Bergamo, dove è al servizio come “musico di violino” della rinomata Cappella della Basilica di S.Maria Maggiore, quella, tra gli altri, di Tarquinio Merula, di Maurizio Cazzati, di Giovanni Legrenzi.
Da quella cantoria (dove è ancora incisa, nella cornice della cassa dell’organo, la sua firma) non si mosse più riuscendo ad ottenere alla fine, premiato verosimilmente anche per questa sua fedeltà, il posto ambito di Maestro di Cappella nel 1745 e mantenendolo per più di vent’anni.
Finì il suo mandato nel 1767 e questa è l’ultima data che ad oggi delimita la sua longeva attività musicale.
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